“Siamo stati tra i primi rappresentanti del mondo produttivo ad esprimersi contro la realizzazione di un Biodigestore nel Comune di Barchi da parte della società Feronia srl. Oggi riconfermiamo la nostra contrarietà e salutiamo con favore la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto la rilevanza delle osservazioni presentate dal Comitato “A difesa del territorio” e dai cittadini decidendo di avviare una verifica tecnica sui vari aspetti del progetto e soprattutto le varie implicazioni ambientali, idrogeologiche e la conformità delle normative vigenti.
Siamo con il Comitato ed i Comuni (Terre Roveresche e Mondavio) che si sono opposti alla realizzazione di questo impianto.
Impianto che stranamente si vorrebbe realizzare in un sito non idoneo, distante dalle più comode vie di comunicazione e dei luoghi di produzione dei rifiuti organici da sottoporre al processo di digestione anaerobica. E ciò porterebbe ad un traffico costante di camion e mezzi pesanti lungo le strade delle nostre colline già, spesso, inadeguate per il traffico locale.
Il progetto non è sostenibile né dal punto di vista ambientale né economico, oltretutto il luogo dove si vorrebbe realizzare l’impianto è inserito in un contesto territoriale di grande bellezza e vicino ai centri abitati, lungo l’Itinerario della Bellezza.
Per questo va contrastato con ogni mezzo (lecito). Confcommercio Marche Nord non è contraria “a prescindere” ai biodigestori che possono avere anche vantaggi ambientali ed economici, ma la scelta del sito di Barchi è una follia incomprensibile”.
Amerigo Varotti
Direttore Confcommercio Marche Nord